Ho imparato dalla creatività e dal design che il mercato spesso non segue ciò che alcuni pretendono di conoscere. Un esempio lampante è che in casi di recessione economica le persone tendono a non spendere i soldi per cose superflue ma riducono la loro spesa all’essenziale. Neanche il famoso free raccoglie in taluni casi il consenso previsto in quanto spesso il settore fa gola ad eccessiva pubblicità, schemi piramidali o altre cose non lecite. È dunque capitato di scoprire che nell’analisi di mercato o del marketing per il pre-arrivo di un lavoro di arte o un progetto di design talune volte le cose che pensavi non potessero piacere raccolgono più consenso delle cose che invece credevi avrebbero ottenuto il consenso. Come sanno bene le aziende che producono oggetti di uso comune lo studio del mercato prosegue anche dopo la messa in produzione e la conseguente commercializzazione del prodotto. Lo studio si amplia a cosa cerca il consumatore, cosa piac...
Ed eccomi qui a scrivere di sicurezza cibernetica in una visione diversa da quella che alcuni potevano immaginare. In molti mi avevano chiesto di parlare di sicurezza cibernetica in sede separata dalla creatività, ma purtroppo almeno per me non è possibile. Nella mia esperienza di concorsi di progettazione, anche online, ho imparato che esistono delle procedure consolidate che appartengono più al settore sicurezza e legalità che alla creatività. Un esempio sono i concorsi di design industriale in cui è obbligatorio che il progetto: non violi brevetti o diritto d’autore altrui, non sia ancora stato pubblicato, si richiede che resti non pubblicato fino all’uscita dei risultati ed in alcuni casi anche dopo fino alla eventuale opzione di acquisto del promotore del concorso. Succede così che oltre che lato piattaforma od organizzazione ospitante il concorso che lato concorrente si devono attuare tutte quelle procedure che impediscono fughe di notizi...