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Visualizzazione dei post da 2022

Design: la produzione che non dimentica il consumatore

    Ho imparato dalla creatività e dal design che il mercato spesso non segue ciò che alcuni pretendono di conoscere.  Un esempio lampante è che in casi di recessione economica le persone tendono a non spendere i soldi per cose superflue ma riducono la loro spesa all’essenziale. Neanche il famoso free raccoglie in taluni casi il consenso previsto in quanto spesso il settore fa gola ad eccessiva pubblicità, schemi piramidali o altre cose non lecite.  È dunque capitato di scoprire che nell’analisi di mercato o del marketing per il pre-arrivo di un lavoro di arte o un progetto di design talune volte le cose che pensavi non potessero piacere raccolgono più consenso delle cose che invece credevi avrebbero ottenuto il consenso.  Come sanno bene le aziende che producono oggetti di uso comune lo studio del mercato prosegue anche dopo la messa in produzione e la conseguente commercializzazione del prodotto.  Lo studio si amplia a cosa cerca il consumatore, cosa piac...

Dal concept design alla realtà: dai frattali al design

  La realizzabilità di un concept passa per una lunga strada fatta di tante fasi fino all'arrivo sul mercato del prodotto di design dove un cliente potrà comprarlo e l'azienda potrà verificare se il prodotto sul mercato raccoglie il consenso sperato e le aspettative dei clienti.  Se un concorso di progettazione rappresenta un modo per vedere una quantità di concept design fattibili oppure no, la realizzazione di un prodotto di design spendibile sul mercato è cosa alquanto diversa. In architettura si sa che prima di arrivare ad un progetto preliminare si passa per una fase importante che è quella di avere un committente ed una reale richiesta di un progetto di architettura che risponde alle necessità di un servizio offerto alla città o a persone.  Nel design le cose sembrano simili ma la progettazione di un oggetto di design è legato ad una possibile produzione industriale in scala e se non c'è mercato o clienti per quel prodotto risulta inutile anche solo iniziare un perc...

Arte frattale e arte generativa: caos ed ordine tra forme e colori

  Quando si parla di arte tutti considerano i classici settori come pittura, scultura, fotografia e cinema senza mai pensare che anche nella programmazione informatica e nella matematica si sono sviluppati percorsi artistici in linea con la grafica e l’arte digitale. Esse presuppongono un background di conoscenze più ampio legato agli algoritmi matematici ed alla programmazione informatica complessa.  Se l’esperienza nell’arte frattale mi ha consentito di ampliare le competenze artistiche e matematiche, l’arte generativa mi ha consentito di mettere in pratica queste competenze dal punto di vista della programmazione in modo del tutto diverso e in stretta relazione con la parte di grafica digitale.  La visione comune di entrambe le arti si trova nelle formule frattali alla base dello studio dei sistemi dinamici, in entrambi i casi troviamo il caos negli algoritmi e solo il designer decide come mettere ordine.  I frattali sono oggetti geometrici la cui caratteristica è...