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Appunti di percorsi creativi: "Il pensiero sotteso al design"

  Ricominciare a scrivere dopo un lungo silenzio ed una presa di distanza dal mondo della scrittura vuol dire ritornare sui propri passi e non è facile, specialmente se sei un creativo visuale che usa la scrittura per lo stretto necessario a spiegare i propri progetti.  È difficile dover spiegare a chi ti legge i motivi per cui hai deciso di aprire una pubblicazione sul web, o non pensare al modo come veicolare gli argomenti di cui volta per volta andrai a trattare sapendo a priori che non sono argomenti comuni ma sono piuttosto rivolti a poche persone.  Penso che il primo post deve essere una prefazione su ciò che vorremmo scrivere nei post successivi. Deve rappresentare la nostra linea immaginaria su cui appuntare gli argomenti di cui vorremmo parlare, un riferimento per tutte quelle volte che perdiamo di vista lo scopo per cui si scrive, un appunto da rileggere ogni volta che vengono a mancare le motivazioni per continuare, un assunto da rivedere al bisogno per riorgan...
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Sicurezza cibernetica: Essere Zero (day)

  Ho per lungo tempo fatto awareness sulla sicurezza cibernetica e beta testing sia in ambiente opensource che su sistemi operativi, programmi e applicazioni proprietari.  Io stessa da programmatore grafico mi sono imbattuta in errori di programmazione legati al pacchetto di sviluppo il cui dubbio è sempre lo stesso: c’è uno Zero day?  Correggere un errore non vuol dire che non ci sia uno Zero day nascosto, ossia una eccezione nel pacchetto di sviluppo che richiede un cambio di programma per aggirare l’ostacolo che in quel momento è sconosciuto.   Alcuni errori emergono dopo molto tempo a seguito dell’uso del software o della piattaforma e sono legati all’usura del codice delle applicazioni.  In un video “Code error - Code correction” ho introdotto un argomento fastidioso in ambito hacking.  Dal punto di vista creativo ho detto in modo diretto che è più bello l’errore che la correzione.  Dal lato sicurezza invece è esattamente il contrario, ovvero un d...

Design: la produzione che non dimentica il consumatore

    Ho imparato dalla creatività e dal design che il mercato spesso non segue ciò che alcuni pretendono di conoscere.  Un esempio lampante è che in casi di recessione economica le persone tendono a non spendere i soldi per cose superflue ma riducono la loro spesa all’essenziale. Neanche il famoso free raccoglie in taluni casi il consenso previsto in quanto spesso il settore fa gola ad eccessiva pubblicità, schemi piramidali o altre cose non lecite.  È dunque capitato di scoprire che nell’analisi di mercato o del marketing per il pre-arrivo di un lavoro di arte o un progetto di design talune volte le cose che pensavi non potessero piacere raccolgono più consenso delle cose che invece credevi avrebbero ottenuto il consenso.  Come sanno bene le aziende che producono oggetti di uso comune lo studio del mercato prosegue anche dopo la messa in produzione e la conseguente commercializzazione del prodotto.  Lo studio si amplia a cosa cerca il consumatore, cosa piac...

Sicurezza cibernetica: "Il ritorno delle procedure"

  Ed eccomi qui a scrivere di sicurezza cibernetica in una visione diversa da quella che alcuni potevano immaginare.  In molti mi avevano chiesto di parlare di sicurezza cibernetica in sede separata dalla creatività, ma purtroppo almeno per me non è possibile.  Nella mia esperienza di concorsi di progettazione, anche online, ho imparato che esistono delle procedure consolidate che appartengono più al settore sicurezza e legalità che alla creatività. Un esempio sono i concorsi di design industriale in cui è obbligatorio che il progetto:  non violi brevetti o diritto d’autore altrui,  non sia ancora stato pubblicato,  si richiede che resti non pubblicato fino all’uscita dei risultati ed in alcuni casi anche dopo fino alla eventuale opzione di acquisto del promotore del concorso.  Succede così che oltre che lato piattaforma od organizzazione ospitante il concorso che lato concorrente si devono attuare tutte quelle procedure che impediscono fughe di notizi...

Radici

  Sara era stata costretta a prendersi un periodo di riposo dal lavoro. Il motivo era la convocazione da un notaio per l'eredità di una zia paterna di nome Elide, di cui lei ignorava l'esistenza. Il fatto l’aveva molto sorpresa, dal momento che il padre le aveva sempre detto di essere solo al mondo. Arrivò dal notaio nel pomeriggio, questi le spiegò che lei era l’unica erede di un'antica tenuta appartenuta da più di un secolo alla sua famiglia.  – Capisco signorina la sua sorpresa, ma non si preoccupi, sono sicuro che la tenuta le piacerà moltissimo. – le disse il notaio – Sua zia Elide l'ha sempre curata personalmente ed è in buono stato. Ora le do la chiave del cancello d’ingresso ed una mappa per raggiungerla, provvederò anche ad avvisare i custodi del suo arrivo. Visitarla e soggiornarci le servirà per sapere qualcosa di più di sua zia e della famiglia di suo padre –  – Grazie, lei è molto gentile – disse Sara e uscì dallo studio per recarsi alla ...

Le pietre sul selciato

  Giulio era un uomo che aveva lavorato in tutto il mondo e nelle più grandi città, ma ad un certo punto della sua vita aveva rinunciato a tutto questo per andare a vivere in uno di quei piccoli paesi ormai spopolati dell’appennino.  Non era stata una scelta difficile per un uomo che della vita aveva pienamente vissuto il trambusto, assorbito da essa i rumori e il susseguirsi veloce degli eventi, e che ora desiderava solo ricongiungersi con la tranquillità e il silenzio che quelle terre e la natura ancora in parte incontaminata potevano rendergli.  Quel pomeriggio camminava lungo la strada irta e faticosa che congiungeva casa sua con il punto più alto del paese, luogo dal quale si poteva ammirare una splendida vista su tutta la vallata che volgeva ad occidente.  Il suo camminare sembrava avere un'aria mesta, ancora più evidente quando di tanto in tanto si soffermava ad osservare le pietre che lastricavano la strada, assorto in chissà quale misterioso pensiero.  ...